NORMATIVA ITALIANA
Negli anni ’50 l’Italia è intervenuta in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro con un proprio “corpus” normativo sistematico (cfr. DPR 547/55; DPR 164/56; DPR 303/56), il quale ha convissuto con gli atti normativi nazionali di recepimento delle normative Europee (cfr. d.lgs. 626/94; d.lgs. 494/96, ecc.).
Dal maggio 2008, l’Italia ha risistemato il recepimento delle direttive europee di tipo sociale in materia di sicurezza nel testo unico di cui al d.lgs. 81/2008 avente ad oggetto tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda la normativa europea di prodotto, l’Italia ha recepito le direttive comunitarie di interesse con i seguenti provvedimenti normativi:
- D.lgs. n. 475/92 in attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale;
- D.lgs. n. 17/2010 in Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori;
In materia di sicurezza occorre fare riferimento all’ulteriore normativa secondaria (regolamentare) approvata in attuazione ai precetti legislativi, tra cui si ritiene dare evidenza a:
- D.P.R. n. 177/2011, regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell’articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
Accordi in sede di Conferenza Permanente Stato-Regioni e Province autonome, quali:
- accordo formazione RSPP/ASPP art. 32 dlgs. 81/08 – anno 2006
- accordo formazione lavoratori art. 37 d.lgs. 81/08 – anno 2011
- accordo formazione datore di lavoro RSPP art. 34 d.lgs. 81/08 – anno 2011
- accordo formazione attrezzature particolari art. 73, co. 5, d.lgs. 81/08 – anno 2012